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L’IDEA

Dopo aver partecipato alla Giornata Mondiale della Terra, durante una discussione in un’ora libera, il team ha avuto l’idea di sviluppare uno strumento che potesse contribuire a fare delle misurazioni ambientali rendendole direttamente disponibili a gestori e utenti di piscine. Qualche ricordo d’infanzia legato ad un manga giapponese si è intrufolato nell’idea ed è così che è nata MPB – Multi Parametric Ball.

MULTI PARAMETRIC BALL

MPB è stato pensato come uno strumento innovativo, semplice e alla portata di tutti che misura in tempo reale l’irraggiamento solare, la qualità e la temperatura dell’acqua. Ed è proprio qui che troviamo una delle innovazioni portate dalla MPB: la possibilità di operare nell’interfaccia delle due matrici aria-acqua introduce un’assoluta novità nel settore. MPB è infatti in grado di analizzare simultaneamente le radiazioni UV-A e UV-B presenti in atmosfera, il pH e la temperatura dell’acqua.  

LO STUDIO

I parametri da analizzare non sono stati scelti a caso, ma sono stati valutati durante un incontro con i tecnici dell’ARPA-FVG. Gli stessi ci hanno supportato nello studio degli aspetti normativi, una parte cardine quando si considerano misurazioni chimico fisiche e ancor di più quando i dati vengono messi a disposizioni di strutture o utenti privati.

DOVE SI UTILIZZA

MPB è infatti ideata per essere utilizzata nelle piscine di strutture sportivo-ricreative ed anche in piscine private. Le dimensioni ridotte, l’affidabilità nel tempo, la facilità di uso e manutenzione ne fanno uno strumento alla portata di tutti.

LA TECNICA E IL TEAM

La parte tecnica e l’interfaccia informatica sono state frutto di una collaborazione tra i diversi dipartimenti dell’istituto che ringraziamo in toto! Ci ha fatto capire che lavorando in team si possono raggiungere risultati impensabili!

DESIGN E SOSTENIBILITÀ

Essendo il progetto guidato da noi giovanissimi studenti, non poteva mancare un occhio alla sostenibilità e al design. Per questo MPB è stata disegnata con forma sferica di facile utilizzo e manutenzione in grado di galleggiare sull’acqua ed ospitare al suo interno gli opportuni sensori con cui effettuare le misure dei parametri chimico-fisici. Il materiale da utilizzare è stato un altro punto di discussione e ricerca in quanto la sostenibilità del prodotto è sempre stato un punto fermo del nostro progetto. Dopo attente analisi è stata scelta una materia plastica denominata PLA (Polylactic Acid) che deriva da fonti rinnovabili come il mais o la canna da zucchero. È stato naturalmente anche considerato l’utilizzo di materiale riciclato che al momento è ancora in fase di considerazione in quanto sappiamo che quest’ultimo non garantisce le stesse caratteristiche di quello vergine e non vogliamo “intaccare” la solidità del prodotto. Un’analisi preliminare ci fa sperare che inserendo una percentuale del 10-15%, il prodotto riuscirà a garantire le stesse prestazioni e durabilità.

UNO SGUARDO AL FUTURO

La tecnologia innovativa del prodotto e l’interesse dimostrato dalle strutture contattate ci fa ben sperare che questa nostra idea progettuale possa trasformarsi in una reale possibilità di business.


 

 

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